Il cinema è la città
Sarà un Effetto Venezia all’insegna del cinema, quello dell’edizione numero 38 che si svolgerà dal 2 al 6 agosto 2023. Era già successo un’altra volta solo nel 1995, in occasione del centenario della nascita della “Settima arte”, che l’amministrazione scegliesse questo tema per la kermesse. E per dare corpo alle idee, sarà Marco Bruciati il direttore artistico di Effetto Venezia 2023. La macchina organizzativa e comunicativa invece, come da due anni a questa parte, sarà guidata dalla Fondazione LEM – Livorno Euro Mediterranea già a lavoro con il nuovo direttore artistico.
Bruciati, classe 1984, è docente di Teorie e tecniche delle comunicazioni multimediali e da circa vent’anni opera sul territorio come operatore culturale, regista e videomaker. L’annuncio della nuova direzione è stato dato in conferenza stampa dal sindaco Luca Salvetti e dagli assessori alla cultura e al turismo Simone Lenzi e Rocco Garufo.
“Effetto Venezia 2023 – ha evidenziato Bruciati – non sarà un Festival del Cinema: ce ne sono già molti in Italia. Manterrà la sua dimensione di manifestazione multidisciplinare di piazza, di strada e di popolo, con linguaggi sempre diversi ma tenuti insieme da una cornice comune: il teatro di strada (con il coordinamento di Marco Buldrassi) per richiamare la matrice circense della macchina cinema, e poi musica, teatro, ospiti nazionali e internazionali, mostre, buona cucina. 5 giorni di spettacolo e di formazione con workshop e masterclass sui mestieri del cinema. Obiettivo, costruire un radicamento sempre più deciso dell’idea che gli sviluppi professionali del mondo dello spettacolo debbano trovare a Livorno una casa sempre più stabile. Un percorso in cui ci piacerebbe vedere coinvolte le tante realtà e le tante professionalità che a Livorno vivono di cinema e audiovisivo e in cui gli stessi istituti scolastici possano trovare connessione ed espressione. Perché, come espresso nel titolo, il cinema è già la città”.
Nell’idea di Bruciati Effetto Venezia 2023 sarà suddivisa in sei macro-aree definite dai titoli di altrettanti film famosi: Lampi sull’acqua di Wim Wenders per le videoproiezioni sui palazzi della Venezia, La strada di Federico Fellini per l’omaggio agli artisti di strada, Effetto notte di François Truffaut per gli spettacoli dal vivo, Zero in condotta di Jean Vigoper la formazione con i workshop e le masterclass, Ovosodo di Paolo Virzì per le scuole, Il sorpasso di Dino Risi per la collaborazione con il territorio.
“Avevamo due idee in testa – ha evidenziato il sindaco – Una era quella della Livorno dei colori e delle mille nazioni, cosmopolita; l’altra quella del collegamento di Effetto Venezia col cinema. E così abbiamo fatto. Subito dopo abbiamo pensato a chi poteva mettere in pratica questa idea, aggiungendone altre e arricchendo il quadro. La figura di Marco Bruciati era la più rappresentativa, dal momento che da anni lavora su questo fronte. Dopo aver accettato la nostra proposta, da direttore artistico si è messo a lavorare ed ha elaborato un progetto per la prossima edizione di Effetto Venezia”.
Sulla stessa linea anche gli interventi di Rocco Garufo e Simone Lenzi. Il primo ha sottolineato “quanto importante sia stato aver avuto il coraggio di fare Effetto Venezia anche durante il Covid per le ricadute in termini di promozione turistica che ha prodotto”, il secondo ha evidenziato che “era giusto dedicare la kermesse a quella che è una vocazione storicamente ben consolidata di Livorno rispetto al cinema”.