La malattia omicida
Museo della Città
di Stefano Lenzi
Ci sono persone intorno a noi che sembrano normali e invece nascondono una doppia personalità, se non addirittura una vita parallela oltre l’ordinario, al di là del lecito. Il commissario Favilli, accompagnato dal suo paziente Alter Ego e assistito dal suo mentore fedele, riuscirà a cogliere i perversi meccanismi alla base di ambigue menti malate e del loro modus operandi, anche grazie a una serie di coincidenze solo in apparenza casuali. Un’intricata rete di fatalità che andrà a comporre un fitto intreccio di omicidi, cadenzati con pazienza e stoicismo in un crescendo emotivo in grado di proiettare una storia nel microcosmo di una dialettica etico-morale possibile anche di fronte alla pazzia.
Perché con la follia può esserci dialogo, e la parola diventa strumento d’elezione e di confronto per parlare di consapevolezza, libero arbitrio, cambiamento, pur raccolti nel cerchio di un destino che, ineluttabile, contiene il percorso già segnato degli eventi.
La malattia omicida è un romanzo che saprà ascoltare la voce dei diversi, dei pazzi, perché anche loro, in fondo, desidereranno soltanto essere compresi per aiutarci a uscire da questa brutta storia.
Stefano Lenzi vive a Livorno e ha studiato Informatica presso l’Università di Pisa. È stato allievo ricercatore del Maya Liebl Institute, formazione psicologica.
Scrive romanzi e poesie, un bisogno vitale di cui dice: «L’ho provato una volta e mi è rimasto per sempre».
Ha già pubblicato: Questo sono Io… (Editore Debatte O. srl 2008), Le avventure di Settimo Gaudin (Aletheia Ed. 2020), Le avventure di Settimo Gaudin 2 (Aletheia Ed. 2021), Una corsa per la vita (Albatros 2021).