Fari della Toscana e della Liguria
Museo della Città
di Elisabetta Arrighi (testi) e Biancamaria Monticelli (foto)
Tappa dopo tappa, via mare e via terra. Ma alla fine la giornalista Elisabetta Arrighi, autrice dei testi, e la fotografa Biancamaria Monticelli, che ha scattato le immagini, sono riuscite a tradurre sulla carta un mondo affascinante: quello dei fari dislocati lungo la costa da Ventimiglia a Monte Argentario, e sulle isole dell’Arcipelago Toscano.
Le foto si legano così al racconto di faristi ancora in servizio, ultimi rappresentanti di una categoria in via di estinzione per il sopravvento della tecnologia. Ma anche di faristi in pensione e di figli di faristi. Nel volume “Fari della Toscana e della Liguria” ci sono poi – in veste di narratori – comandanti di navi, skipper, ambientalisti, residenti delle isole e il Capitano di fregata pilota A/E Alessandro Cirami, comandante di Marifari La Spezia che si occupa delle strutture presenti in Toscana e in Liguria, le due regioni dove si è dipanato il viaggio descritto nel libro (Editoriale Programma) uscito (e disponibile) con Il Tirreno, le altre testate del gruppo SAE (Gazzetta di Reggio, Gazzetta di Modena, la Nuova Ferrara) e Il Secolo XIX. Questo progetto di “pubblica informazione” è stato poi sponsorizzato da Fondazione Livorno e da Fondazione Livorno arte e cultura grazie ai rispettivi presidenti Luciano Barsotti ed Olimpia Vaccari, e al vicepresidente della seconda Marcello Murziani.
Se è stato possibile fare il lungo viaggio marino e terrestre alla ricerca dei fari, lo si deve al Comandante Cirami che ha accompagnato la giornalista Arrighi e fotografa Monticelli per visitare i fari, allo Stato Maggiore della Marina Militare e alla Direzione fari e segnalamenti di Napoli (presso Maricomlog – Comando Logistico della Marina Militare) che ha fornito le autorizzazioni necessarie per poter accedere alle strutture che dal 1911 sono gestite dalla Marina. Un grazie poi alla Guardia Costiera, alla Direzione Marittima di Livorno e alle Capitanerie toscane: con le loro motovedette ed equipaggi è stato infatti possibile raggiungere i fari dislocati sulle isole e sugli isolotti dell’Arcipelago.
Nato dalla comune passione di Elisabetta Arrighi e Biancamaria Monticelli per queste “sentinelle del mare”, il progetto “Fari della Toscana e della Liguria” è stato studiato attraverso vari contatti con la Marina Militare prima sotto il profilo della fattibilità, quindi dal punto di vista archivistico e infine sul campo. In Toscana si contano oltre venti fari classificati come tali, a cui si aggiungono numerosi semafori, dislocati specialmente sulle isole: questo volume li racconta insieme alla loro anima più nascosta. Dove le parole non arrivano, ci sono le immagini ad andare oltre, a penetrare l’essenza di una storia che è quella della navigazione e di migliaia di naviganti che, nel faro, hanno sempre trovato un’ancora di salvezza durante una tempesta oppure la giusta rotta per tornare a casa.