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Associazione Lavoratori Comunali
Dipingere è scrivere poesie con linee e colori
Acquerelli dell’artista Livornese Chiara Morelli

Ogni opera in mostra è nata dalla suggestione creata dalla lettura di una poesia. L’intento, a volte inconscio, è rendere visibile un’emozione, uno stato d’animo o una metafora. Il linguaggio espressivo utilizzato è frutto di una ricerca grafica e pittorica che prosegue costantemente e che definisce lo stile personale dell’autrice. Si fondono due tecniche diverse: l’acquerello, più pittorico, e la china, più grafica.

Lo stile è fortemente influenzato dall’estetica Art Nouveau e comunque della grafica dei primi del ‘900, e si ritrova ad esempio nelle forti linee dei contorni della parte grafica e in alcune citazioni o richiami ad opere di grandi artisti come Mucha o Klimt. I soggetti femminili sono spesso arricchiti da elementi floreali o naturali in un dialogo tra Natura e Umanità, tra Anima ed Estetica, in un continuo movimento.

Le opere in mostra hanno formati e dimensioni variabili, realizzati a mano su carta, e sono affiancate da estratti delle poesie che li hanno ispirati, anch’essi dipinti ad acquerello. Affiancare i testi ai disegni vuole essere un invito ad immergersi anche nel mondo della poesia, perché nell’arte ogni disciplina dialoga con le altre in un fluire di bellezza che arricchisce le nostre vite.