Banda città di Livorno
Via Strozzi/Via del Porticciolo
Flauti, clarinetti, oboe, trombe, tromboni, flicorni, basso tuba, basso elettrico, chitarra, violoncello e percussioni riempiranno le vie de La Venezia, diretti dal Maestro Massimo Ferrini.
Riecheggeranno i suoni del Trio Lescano e dei Deep Purple, passando dai Village People, Giorgio Gaber fino alle trascinanti note di When the saints go marching’ in.
Un ritorno in grande stile, quello degli artisti di strada a Effetto Venezia 2022.
Dodici compagnie, due scuole di circo e giocoleria, sedici spettacoli sia fissi che itineranti e centosedici repliche in cinque giorni.
A riempire le strade e le piazze del quartiere, coinvolgendo gli spettatori e sorprendendo anche i passanti più distratti, saranno performance di acrobatica aerea, manipolazione del fuoco, clownerie, giocoleria, musica e teatro di improvvisazione.
Perché, però, proprio l’arte di strada?
Perché cambia il tessuto urbano, mostra gli spazi della quotidianità sotto una nuova luce, trasformandoli in luoghi altri, appartenenti ad una dimensione diversa, con leggi e convenzioni differenti, insolite, sconvolgenti e inattese. Il grande evento culturale in generale, e l’arte di strada in particolare, procurano esperienze uniche ma condivise, creano un vissuto comune che entra a far parte dell’immaginario collettivo di una comunità, consolidandone le relazioni e fungendo da collante sociale.
Una città ricca di eventi culturali è una città ricca di relazioni, che ne mettono in contatto le varie parti creando un senso di appartenenza più ampio. In questo l’arte di strada svolge il ruolo fondamentale di catalizzatore, che va oltre la semplice animazione di una strada o una piazza, annullando la distanza tra il performer e lo spettatore, tirandolo dentro allo spettacolo o lasciandogli il ricordo di una suggestione irripetibile.
Marco Buldrassi