Sul main stage arriva la tempesta infuocata poco “Zen” e molto “Circus”
Una botta di adrenalina. Altro non poteva essere quando sul palco campeggia la scritta “The Zen Circus” avvolta dalle fiamme del loro “fuoco in una stanza”. Ma il fuoco stavolta, oltre che dare il titolo al loro album, è anche e soprattutto sul palcoscenico principale di Effetto Venezia (rivivi la loro esibizione cliccando qui e riguardando il live dello show trasmesso sulla nostra pagina facebook).
Sono loro i veri maestri di cerimonie, poco “Zen” e molto “Circus”, di questo secondo giorno di manifestazione. In tantissimi pronti ad attenderli come post-it alle transenne e anche per molte, moltissime file dietro, cantando a squarciagola le loro canzoni senza sosta. Canzone dopo canzone. Oltre un’ora di musica sparata come un treno in corsa sulle rotaie del godimento musicale. Nota dopo nota, strillo di fan dopo strillo di fan, gli Zen Circus inanellano l’ennesimo successo live dopo la consacrazione “summa” del concertone del primo maggio a Roma e dopo oltre vent’anni di carriera. Gli Zen si confermano macchine inarrestabili di musica dal vivo dove l’energia si trasforma in mantra e loro, da bravi incantatori, fanno danzare il serpente che si nasconde dentro ognuno di noi.