Tinariwen, dal deserto californiano a Effetto Venezia
Erano il gruppo musicale più atteso della quarta giornata, se non di tutto il festival. E non hanno deluso le attese. Stiamo parlando della più importante band africana, i Tinariwen (clicca qui per un assaggio del concerto), vincitrice di un Grammy con il precedente album Tassili, che per la prima volta ha calcato il palco di Effetto Venezia presentando il loro ultimo album Emmar, un piccolo grande capolavoro psichedelico registrato nel deserto californiano Joshua Tree. Saliti sul palco avvolti dal fumo, i Tinariwen hanno proposto il loro repertorio che mescola rock, blues e musica tradizionale Tuareg incassando l’apprezzamento del pubblico presente che non ha risparmiato applausi tra una canzone e l’altra, ricevendo in cambio un bel “grazie” pronunciato, da loro che parlano francese, sia in spagnolo (“gracias”) e che in italiano (“grazie”). Per farvi capire la notorietà dei Tinariwen basti dire che vantano collaborazioni del calibro di Jiosh Klinghoffer (Red Hot Chili Peppers), Thom Yorke, Carlos Santana, Elvis Costello, Robert Plant e Brian Eno.
di Linda Mannucci