Cala il sipario sulla 36esima edizione con Aprea, Ginevra Di Marco e la cerimonia delle lanterne galleggianti
Allo scoccare della mezzanotte di domani, domenica 8 agosto, centinaia di lanterne galleggianti illumineranno la notte livornese: è l’ultimo atto di Effetto Venezia targato 2021. La cerimonia con la quale calerà il sipario sulla 36esima edizione si svolgerà nello specchio d’acqua degli scali delle Cantine. Chi nei giorni scorsi ha prenotato una lanterna potrà consegnarla, dopo averla decorata, a partire dalle 23 nell’area di scali delle Cantine predisposta al lancio. CLICCA QUI PER IL PROGRAMMA COMPLETO DEL DAY-5.
Ma anche la serata conclusiva si presenta con un tourbillon di eventi: musica, teatro, danza, arte, artigianato, gastronomia, gite in battello, artisti di strada, mercati.
Ginevra Di Marco in “Donna Ginevra e le stazioni lunari” porta sul palco di piazza della Repubblica, ore 22.30, una scaletta dove ripercorre questi 15 anni di musica dal mondo, Mercedes Sosa, Violeta Parra, i canti tradizionali, Leo Ferré, Modugno e un estratto dall’ultimo lavoro dedicato a Luigi Tenco.
Uno spettacolo dove energia, festa, e canto si fondono insieme: Donna Ginevra, la sua voce, il suo canto, la musica popolare ma anche un pezzo di storia con i CSI (consorzio suonatori indipendenti).
In piazza del Luogo Pio (ore 22.30) Valerio Aprea legge “Gola e altri pezzi brevi” in un assolo spietato ed esilarante al tempo stesso, che fotografa un paese in balìa di una fame atavica, e votato inesorabilmente al raggiro, alla menzogna, al disperato inseguimento di un lusso sfrenato e delirante. Il tutto sulle musiche di Giuliano Taviani e Carmelo Travia composte per ‘Figli’, l’ultimo film scritto dall’autore.
Nello spazio dedicato ai bambini, quello di piazza dei Legnami (ore 21) è il turno di “Il principe felice” di Oscar Wilde portato in scena dalla Compagnia Ventriglia Garbuggino con Silvia Garbuggino e Gaetano Ventriglia e al trombone Tony Cattano. In questa favola, un piccolo rondinotto in viaggio per l’Egitto cerca riparo e riposo sotto la statua del Principe Felice alta sulla città, in cima ad una maestosa colonna. Dagli occhi della statua cadono lacrime. Il Rondinotto resta con il Principe e rinuncia al suo viaggio. Nella vita possono sembrare importanti alcune cose, ma quando ci appare la possibilità della dedizione e del dono di sé, la direzione e il senso del nostro viaggio cambiano. Gli spettatori, sia grandi che piccoli, sono accompagnati con leggerezza poetica da due attori e un musicista: un viaggio attraverso una favola dove ritrovare le domande essenziali e le scelte possibili della vita.