POCKET OPERA, tre spicci di Brecht/Weill
A cura di Adda
Per assistere a questo spettacolo è necessaria la prenotazione online.
Prenotazioni disponibili dal 16 luglio.
Con: Matteo Ceccantini, Francesco Fele, Cosimo Grilli, Davide Niccolini, Lorenzo Occhetto, Giacomo Raffo, Maria Panza, Laura Repetti, Matteo Risaliti, Anna Ristori, Margherita Silingardi.
Regia Emanuele Gamba
Quanto tempo, dal 1956 al 2020. Come dire, da Kruscev a Tik Tok. Più di sessant’anni dalla morte di Bertolt Brecht e dalla prima italiana della sua “Opera da tre soldi”, al Piccolo Teatro di Milano, per la regia di Giorgio Strehler.
L’Italia arrivò tardi allora (l’esordio era stato a Berlino nel 1928), ma da noi c’erano stati il fascismo, l’autarchia, la guerra e l’ignoranza. E la domanda oggi è: si può rifare “Opera” nel 2020? Magari con un piccolo allestimento nudo e crudo, giovane e scanzonato, che attualizza – senza sforzo ahimè – gli eterni intrecci tra criminalità, corruzione e potere?
Noi pensiamo di sì. E ci proviamo.
I temi sono così spaventosamente e tragicomicamente ricorrenti: corruzione morale, ingiustizia sociale, miseria urbana, integrati ed esclusi, connivenze tra poteri contrapposti.
Insomma, ci risiamo col gioco crudele e spassoso del teatro. La Londra di Brecht è solo un pretesto. E i costumi sono di oggi, totalmente contemporanei.